Nell’ambito della rivista “SAI OLTRE?“, realizzata in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2025, condividiamo questo ulteriore contributo di ragazzi ed educatori del SAI MSNA della cooperativa sociale C.A.P.S., dal titolo “L’albero: rivolti alle radici”; una lettera a se stessi, una riflessione aperta sul concetto di origini, radici e sui principi fondanti della propria personalità, da non tradire mai.

Caro me,
La migliore maestra di vita è l’esperienza: ti costa cara, ma ti insegna tanto.
Ho imparato tardi, ma l’ho imparato, che l’istinto va sempre ascoltato, perché il tempo mostra sempre che i miei dubbi hanno ragione. Mio caro, sii forte… Abbiamo ancora mille battaglie da affrontare e infiniti motivi per lottare; mille ostacoli da superare e tante bocche da zittire; molto potenziale da dimostrare a chi non ha mai smesso di giudicare. Siamo solo all’inizio.
Ogni ruga sui nostri volti è una storia vissuta con coraggio, orgoglio, sorriso, pianto e amore. Mi sento come le parole d’un libro aperto sfogliato dal tempo davanti agli occhi del mondo. Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste: non sai mai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso.
Amo ridere, giocare, amo le cose belle, le storie che dicono qualcosa. Mi piace tutto ciò che fa palpitare il cuore… è bello aver la pelle d’oca: significa che sei vivo. Guarda sempre avanti, il bello non è quello che hai vissuto, ma tutto quello che hai ancora da vivere. Le delusioni fanno male al cuore, ma di sicuro ci insegnano che la fiducia è un dono da dare a pochi. Non ho idea di dove la mia vita mi sta portando, ma lei probabilmente conosce la strada meglio di me.
È così facile giudicare gli altri quando non si conosce neppure se stessi. La soluzione ai nostri problemi spesso è davanti ai nostri occhi, ma siamo così concentrati a giudicare gli altri che non ce ne accorgiamo, dimenticando di giudicare in primis noi stessi. Impara a conoscerti meglio, cerca le tue radici e rendile solide, così il vento dell’ignoranza non potrà scuoterti. Una frase di Victor Hugo recita:
“Fate come gli alberi: cambiate le foglie, ma conservate le radici. Quindi, cambiate le vostre idee ma conservate i vostri principi”.
A cura di Oumar S. e Doriana L.